Le lesioni della cartilagine del ginocchio fanno parte delle patologie più frequenti, soprattutto nella popolazione  anziana oltre i 65 anni.

In alcuni casi può verificarsi anche nei pazienti giovani, come nel caso di soggetti predisposti all’artrosi. Più raramente si presenta al di sotto dei 40 anni, soprattutto in seguito a traumi particolari legati alle attività sportive.

Quando la cartilagine si consuma il ginocchio si blocca, inizia a gonfiarsi e causa reazioni dolorose di diversa intensità. In queste circostanze è possibile intervenire per riparare le lesioni della cartilagine e riacquistare la normale mobilità dell’arto inferiore.

Vediamo insieme quali sono le terapie più indicate e i dispositivi utili per rendere più efficace il percorso di guarigione.

Lesioni della cartilagine: sintomi e terapie

Le lesioni alla cartilagine del ginocchio possono presentarsi sia nei soggetti con casi di artrosi precoce, oltre che negli sportivi e negli anziani. In base alla cartella clinica e all’età del paziente la terapia indicata sarà differente e potrà garantire un recupero parziale o completo dell’articolazione.

Ma prima di indicarti quali sono le terapie per riparare la cartilagine del ginocchio, vogliamo soffermarci sui sintomi che accomunano questa particolare lesione. Come detto il dolore accusato varia di intensità, in base alla gravità della lesione, e accompagna ogni genere di movimento che interessa il ginocchio. Articolazione e muscolatura possono essere coinvolte nella lesione e impedire le normali attività quotidiane.

A questo punto il ginocchio tende a gonfiarsi e a bloccarsi, proprio a causa della mancanza di cartilagine. Come spesso accade in presenza di lesioni che interessano i muscoli e le articolazioni, il dolore è più intenso al mattino, dopo il riposo notturno, e si riacutizza dopo uno sforzo eccessivo.

Quale terapia permette di riparare le lesioni cartilaginee?

Per intervenire sulle lesioni alla cartilagine è prevista una terapia suddivisa in diverse fasi, volte a raggiungere una guarigione completa senza richiedere l’intervento chirurgico. In particolare:

  • Terapia conservativa con farmaci “condroprotettori”. Si tratta di integratori che contrastano i processi artrosici degenerativi, stimolando la produzione di cartilagine e di liquido sinoviale necessario per il suo nutrimento e la sua protezione.
  • Terapia conservativa di “viscosupplementazione” con infiltrazioni. Una soluzione efficace soprattutto nei casi di pazienti giovani e con artrosi ai primi stadi. Le infiltrazioni calmano il dolore e rallentano la progressione della lesione.

Se queste terapie non mostrano risultati positivi si procede con la terapia chirurgica. A seconda della gravità della patologia e dell’età del paziente è possibile eseguire l’intervento in diverse modalità:

  • Pazienti con artrosi diffusa e di età inferiore ai 65 anni: tramite un’osteotomia, quindi praticando un’incisione nell’osso, si va a modificare il carico a cui è sottoposto il ginocchio eliminando la parte danneggiata.
  • Soggetti oltre i 65 anni, con articolazione gravemente danneggiata: si procede con l’impianto di una protesi che permette di sostituire anche l’intera articolazione. Negli ultimi anni le mini-protesi e le protesi monocompartimentali hanno visto un largo impiego in questo particolare settore.
  • Sportivi al di sotto dei 40 anni, è possibile eseguire un intervento che prevede il completo trapianto cartilagineo.

Come detto è importante valutare le condizioni di salute del paziente e, prima di procedere con una terapia chirurgica, occorre accertarsi che le altre terapie non sono sufficienti per riparare le lesioni della cartilagine.

Lesione al ginocchio: la riabilitazione

Esistono alcune procedure importanti da seguire prima e dopo le terapie mirate per riparare la cartilagine. Soprattutto in seguito all’intervento chirurgico, e al manifestarsi dei primi sintomi, si consiglia l’utilizzo di tutori e fasce che sorreggono il ginocchio. In questo modo è possibile eseguire movimenti semplici e senza sforzo.

Oltre all’attività di fisioterapia, utile per ripristinare la mobilità dell’articolazione, sarà necessario usare le stampelle per alleggerire il carico sulle ginocchia ed evitare eccessivi sforzi. L’ideale è utilizzare stampelle in alluminio come quelle proposte dalla Chinesport, disponibile anche nella versione per bambino. Si tratta di un modello pratico da utilizzare e dotato di maniglie ergonomiche che garantiscono una presa sicura.

Chinesport - Stampella in alluminio per adulto a due regolazioni
Chinesport – Stampella in alluminio per adulto a due regolazioni

Nelle settimane successive all’intervento è consigliato iniziare con le mobilizzazioni passive dell’articolazione. Si tratta di un metodo che aiuta il ginocchio durante il movimento, attraverso esercizi di flesso-estensione. Questo è il modello Fisiotek della Chinesport, ideale per la riabilitazione passiva del ginocchio.

Chinesport - Fisiotek 2000e Apparecchio per riabilitazione passiva del ginocchio
Chinesport – Fisiotek 2000e Apparecchio per riabilitazione passiva del ginocchio

La riabilitazione è un processo lungo da affrontare e spesso possono volerci molto mesi prima di riuscire a riprendere la completa mobilità dell’articolazione, soprattutto nel caso di pazienti sportivi.

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